6.18.2006

Heineken cronistoria

E' nata un pò così, improvvisamente, gli eventi hanno fatto il loro corso, si è presentata l'occasione e via, si parte.
Partiamo sabato mattina sul tardi, senza fretta, ho sovrastimato il tempo di percorrenza. Prima tappa per rifornirci di birra da mettere nel frigo portatile, e poi via.
Tutto bene fino a quando non imbocchiamo l'autostrada per Bologna, code insensate, incidenti, e interminabili Km a singhiozzo. Il tempo passa inesorabile, giunti alla tangenziale di Bologna eccoci fermi, 14 Km di coda. Sale il nervosismo e intanto il concerto inizia. La meta era l'Heineken Jammi'n Festival. Non importa, i primi a suonare non ci interessano, però il nervosismo sale. Disperati dopo l'ennesimo cartello che avvisa di code, abbandoniamo l'autostrada e proseguiamo sulla via Emilia. In dieci minuti arriviamo, buttiamo tutto lì nel posteggio e poi gambe in spalla.
Camminiamo parecchio, ma non siamo gli unici ritardatari. Primo controllo, secondo, e poi apertura zaini. Le lattine non sono ammesse, errore nostro, non importa le trangugiamo prima di entrare. Il primo litro è così entrato in corpo. Finalmente siamo dentro, il sole spacca ancora, rapido sguardo al Main stage, e...ci siamo persi i Lacuna Coil, niente Scabbia, dannate code!.
Poco dopo iniziano gli Avenged Sevenfold, ci tenevo a vederli dal vivo, li seguo da oltre un anno e ci sanno fare per me. Ottimo spettacolo, peccato sia troppo breve. Pausa, birra, e poi "The Darkness" esibizione eccellente, non mi aspettavo tanto da loro e mi sbagliavo, sanno fare "casino" e sono allegri, grintosi, e cosa che mi ha ulteriormente stupito, il seguito del popolo metallaro è stato notevole. Siamo caldi, tutti lo sono, ma è ora della partita. La seguo a spizzichi mentre quasi tutti ne approfittano per mangiare (e bere ovviamente), molti sono ancora là davanti, probabilmente sono là dal mattino, stoici per essere tra le prime file. Da un lato vorrei essere là con loro, a pochi metri dal palco, ma è un impegno, una specie di galera volontaria con premio finale. Non fa per me,. Al momento giusto mi spingerò fino a dove protrò.
Termina la partita con un orrendo pareggio ed ecco iniziare l'introduzione. Sale l'aspettativa e partono i primi accordi, Hetfield compare sui megaschermi, barba e capelli brizzolati, fa un pò specie, ma poi inizia, e siamo a bordo di una vera e proria astronave musicale, sono i Metallica, quelli veri, quelli di un tempo. Energia allo stato puro, unita all'esperienza di anni di carriera. L'album "Master of puppets" compie vent'anni, e per festeggiarlo eseguono ogni singola traccia. Aggiungendo spizzichi e bocconi del Back Album e poco altro. E' un delirio, esplosioni, cori, assoli, è uno show che valeva lo sbattimento. Molti "giovani" con le magliette di St.Anger, ma non c'è trippa per gatti, non si va oltre Load. "Nothing Else Matter" immancabile, arriva ad abbracciare l'intera fiumana di gente, i cori si alzano, nel mucchio il mio, urlato a squarciagola, perchè sono al concerto, perchè sto andando a mille e perchè ci sono altri mille perchè personali legati a quella canzone. Sono lì e nello stesso tempo sono nel mio piccolo paradiso di non pensiero. Purtroppo tutto ha una fine e verso l'una passata le luci si riaccendono, tutti a casa/albergo/tenda/macchina. Cinque ore di sonno e poi di nuovo in auto, si ritorna a casa. Viaggio perfetto, senza neanche un rallentamento. Appena arrivato mi accorgo che è rimasta solo una vite a reggere la targa anteriore, meno male che non è caduta, non oso pensare alla trafila da fare altrimenti. Il popolo metallaro è diviso sui Metallica, a me non frega niente, se uno è bravo lo è punto, se una canzone per me è bella lo è e basta, mi sono divertito, e sfogato un pò (ok, ho anche bevuto discretamente). Voto 8,5 (manca il mezzo punto per la perdita dei Lacuna Coil, e un punto pieno che avrei assegnato solo in un caso, quantomai remoto).

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