10.14.2011

I Mostri nell'armadio dell'economia


Da troppo mancavano le mie invettive, ma oggi è un buon giorno per tediare il prossimo e magari, far girare qualche ingranaggio.
Iniziamo da un argomento molto attuale...oggi Standard & Poor's ha declassato la Spagna, dopo aver declassato noi etc etc. La storia la sapete, a meno che non viviate su Marte, il punto cardine è che questa e le altre società che assegnano rating, voti e pagelline, in realtà non sono nessuno, in pratica sono come i mostri di cui avevamo paura da bambini, vivono della forza che noi gli diamo con la nostra paura, allo stesso modo queste società (private è bene ricordarlo) sono tanto più forti quanto gli stati gli danno importanza. Se non vivessimo in un mondo marcio, e cioè presupponendo che nessuno ci guadagni da queste valutazioni, la cosa sarebbe un pò ridicola/sospetta...in più, ve lo rivelo, viviamo in un mondo marcio, ergo, gli interessi economici dietro a queste società non riesco neppure ad immaginarli. Certo, di base servono per regolare gli investimenti, dare garanzie e certezze in un mondo (quello economico dai soldi virtuali) che di certezze ne ha ben poche. Proprio per questo finire tra le loro spire avrebbe senso se si fossero rivelate infallibili o quasi...ma no, proprio non lo sono, ad esempio di ciò si prenda il caso LEHMAN BROTHERS e prima ancora quello dei Bond Argentini. La soluzione sarebbe semplicemente quella di ignorare queste società ed i loro giudizi e di fatto, il problema si autorisolverebbe...troppo facile...si, lo so, è per questo che non si fa, oltre che per il giro economico del sottobosco ovviamente.
A questo primo punto fa capo il secondo, e cioè gli "Indignados", sotto questo nome ci sono finiti tutti, gli Spagnoli per primi, e ora tutti gli altri.
Ma chi sono? cosa vogliono? e soprattutto da chi?
Possiamo chiederglielo ma non avremo una risposta univoca perchè a seconda del paese ci sono persone diverse ed esigenze diverse, ma fa figo chiamarsi "Indignados" e così è.
Diciamo che il principio di averne le scatole piene di un'economia mondiale in mano a pochi e fatta di capitali virtuali che si spostano senza sosta finchè qualcuno batte cassa...e si scopre che era solo carta quella che girava, è decisamente valido.
In fondo le banche fanno girare i NOSTRI soldi e non i loro, e cosa straordinaria, ci guadagnano (da noi, e dalle manovre con i nostri soldi), una sorta di miracolo dei pani e dei pesci, ma meno biblico e più capitalistico.
E questo è il punto, la parola capitalismo, che mi guardo bene dal condannare, semmai è da rivedere e regolare, ma è l'unico modello plausibile. Però a questo punto saltano fuori i vari gruppi "NO", cioè quelli che dicono "no" a prescindere (no TAV, no F22, no G8) gente senza cervello che fa quello che altri gli dicono di fare, convinta da un pò di soldi e da slogan ad effetto di cui non comprendono bene il senso, ma che vedono bene di imparare a memoria. Già, perchè a manifestare, almeno da noi (ma anche in Spagna) non ci vanno solo quelli senza lavoro, quelli che sono rimasti a casa dopo il fallimento della propria azienda, i precari etc. che a ben guardare non hanno tutti i torti...no, il grosso è formato da:
Anarchici insurrezionalisti (che di base gente che si fa chiamare così dovrebbe essere arrestata a prescindere...ma sono solo parole per cui)
No Global (cioè quelli che non vogliono un'economia globale ma sono invece a favore di una società multietnica, traduzione, gente confusa)
I Centri Sociali (ovvero gente che non fa una mazza, perchè non vuole farlo, professa idee stantie di comunismo bolscevico, eppure è in ogni manifestazione a far casino...mi chiedo in sostanza, appoggiate lo sciopero degli operai non perchè un giorno potrebbe toccare a voi, ma solo perchè vi sembra un'ottima occasione di fare casino, non ci andreste mai a fare l'operazio, o altro, troppa fatica, creare slogan e cartelloni è meno stressante)
Gli ambientalisti? (si ci sono anche loro, non so bene a che titolo e perchè non vanno in Cina a rompere le scatole per obbligarli a rispettare gli accordi di Kyoto, che hanno firmato).
Fortunatamente, anche se vogliono farci credere di no, siamo un paese piuttosto libero, per cui lasciamoli manifestare...ma tra sedersi in strada e spaccare le cose...c'è una differenza enorme, anche perchè i danni poi li paghiamo comunque noi, si noi, non loro, che perlopiù sono nullatenenti o figli di papà.
E così giungiamo ad un altro argomento di attualità, gli scioperi degli operai.
Quando Fiat (o Fincantieri in questi giorni) chiude l'attività o parte dei suoi stabilimenti, il paese si mobilità, telegiornali, trasmissioni di ore in cui il chiacchiericcio politichese raggiunge picchi di noia intergalattica, ed esponenti politici che promettono questo o quello. Certo, se chiude una grossa azienda molte persone restano senza lavoro, ma, esaminiamo da vicino la questione, se domani voi perdeste il vostro lavoro perchè la vostra azienda fallisce...farebbe davvero tanta differenza (a voi personalmente) se foste in 50 oppure in 5000? a me no, il problema è comunque mio no? eppure nessuno ha mai fatto storie perchè il tal negozietto in centro ha dovuto chiudere licenziando 2 o 3 commessi o la piccola azienda con una ventina di operai. Perchè il Governo dovrebbe intervenire per salvare alcuni posti di lavoro e non altri? chi stabilisce che salvare dal licenziamento con stanziamenti vari 1000 operai della Fiat sia più giusto che salvare 10 aziende più piccole da 100 operai l'una?
Potrei dirvi il potere sindacale da esso generato, ma sarebbe riduttivo, è solo una delle cause.
Finisco questo sproloquio commentando due notizie odierne:
la sinista che non si presenta in "prima chiama" al voto di fiducia per poi presentarsi alla seconda dimostra ancora una volta la sua immaturità, Dio santo, son proprio dei bambini, altro che alternativa di governo, non gli farei gestire neppure un canile.
L'altro caso interessante è la condanna ad 8 anni al muratore che ha sparato ad un albanese che gli stava rubando in casa (non da solo), eppure nel momento in cui tu entri in casa mia sai già che stai correndo un rischio, magari ti va bene, magari no, il rischio fa parte del gioco, se entri e ti prendi un proiettile, significa che hai perso, se le regole non ti stanno bene, basta semplicemente non giocare...ma qui i buonisti avranno da ridire farneticando di diritto alla vita e diritti umani, mah, fatene a meno, dal mio punto di vista nel momento in cui decidi di entrarmi in casa, perdi tutti i tuoi diritti.