8.22.2008

Fantasmi del passato



Avete mai incontrato un fantasma?
non intendo di quelli veri, nessun ectoplasma o lenzuolo bianco, ma un fantasma del vostro passato....io si, e non una sola volta.
Oggi è successo, una visione fugace, un passaggio veloce davanti ai miei occhi mentre ero al lavoro, un "ciao" appena accennato, il tempo di realizzare chi fosse, ed ecco che insieme al ricordo arriva una canzone legata a quei momenti, che improvvisamente prende tutti i ricordi, li strappa violentemente dai recessi della memoria e poi li scaraventa alla bocca dello stomaco.....un'altra porta che non si è aperta, un altro angelo caduto che forse ora riesce a volare nuovamente.
Ne ho incontrati di angeli incapaci di volare, creature di luce poco avvezze all'oscurità, le ho prese per mano, ho insegnato loro a conoscere l'oscurità per non temerla, ma al dunque esse hanno preferito tornarsene alla luce, lasciandomi nel buio, con tanti grazie e belle parole. Mi sento un pò Caronte all'incontrario, alla fine grazie di tutto, del passaggio, ci si vede magari in futuro...
L'intento è sempre stato quello della buona guida turistica, ma perdonatemi se talvolta, nell'avvicinarmi così tanto all'anima delle persone, ho finito per lasciarmi travolgere, smanioso forse di lasciare semplicemente il posto a qualcun altro. Non necessito di grandi spiegazioni, non abbisogno di guide, ma di un semplice "si"...perchè è così difficile?

8.17.2008

Rain is falling down...(again)

Dunque...avevo previsto di non arrivare ai "trenta" ma oramai li ho passati da più di due settimane, per cui è tutto grasso che cola. Come benvenuto negli "enta" ho ricevuto uno dei pochi colpi in grado di scuotermi, rabbia e tristezza così profondi e forti, da passare come un fulmine attraverso il mio corpo, per andare poi ad insediarsi là in fondo, dove tutto finisce per sedimentare, nei recessi nella mia anima urlante, senza quasi disturbare. La sola nota positiva è che non è colpa mia, che non avrei potuto fare nulla per evitarlo, tranne forse starmene chiuso in casa a fare la muffa. E' il Kaos, o destino, chiamatelo come volete e siate liberi di credere che sia scritto o casuale, ciò non toglie che le cose accadano e non sempre ci si può fare qualcosa. Il fatto è che sto prendendo tutto con una sorta di rassegnazione razionale che da un certo punto di vista mi preoccupa, perchè se non mi scuote questo, allora cosa potrebbe? forse una parte di me è veramente morta, e quindi mi chiedo, saprò ancora amare? oppure l'assuefazione al dolore ha infine smussato ogni picco emotivo?.
Ad ogni modo questa battaglia con il destino è persa, non resta che raccogliere i cocci e prepararsi alla prossima...alle armi dunque!