6.29.2006

Estate che sarà...

Sono insofferente e stanco, e anche stanco di essere insofferente, insomma un gran caos.
Sarebbe sbagliato dire che non accade nulla, perchè il grande teatro della vita non chiude mai, ma le ultime rappresentazioni sono banali, monotone, o mi vedono al massimo presente come comparsa. Va bene, capita, ma oramai da troppo. Certo, piuttosto che vivere drammi e sofferenze, è meglio così. Però fa caldo, ho le pile scariche come tutte le estati, e rispetto alla scorsa estate (che temo sarà irripetibile, per vari motivi, assolutamente eccezionale) piuttosto triste. Aleggia il devasto, ma è marginale e non ne ho neppure la voglia dello scorso anno. E poi le ferie, che caspita farò in pieno agosto a Novara!? le poche persone che posso permettermi di chiamare amici saranno altrove (buon per loro) e per una dannata volta, che ho le ferie ad Agosto..., non le posso sfruttare. Stavo quasi pensando di andare con i miei se andranno in montagna, non più di una settimana però! altrimenti poi mi suicido!
Come dicevo c'è stato devasto, una serata iniziata con i soliti intoppi, ma che è proseguita allegra e finita ad alcolizzarci a casa mia, tre Marco, quasi ridicolo, tuttavia mi è piaciuta come serata, spensierata anche se sono scese in campo le paranoie, ma da brilli ed in compagnia, mal comune mezzo gaudio, anzi, gaudio totale, si ride delle sfighe, e la solitudine pare un miraggio, anche se è proprio l'argomento di cui si disquisisce.
Sarà (è) un'estate diversa, spero che sia in grado di stupirmi piacevolmente, ma non vedo proprio come, tuttavia, come le sfighe colpiscono come fulmini a ciel sereno, anche le fortune, o forse no?

Nessun commento: