7.29.2006

Furore!?

Da dove arriva la mia rabbia?
c'è davvero bisogno di chiederlo? o santo cielo, allora il mondo è priprio a carte 48.
Innanzitutto viene dall'anima, che brucia vita per alzarsi ogni dannata mattina di ogni dannato giorno, senza di essa mi sarei arreso tempo fa. E dai sogni, dalle speranze, e perchè no, anche dalle utopie. Non mi piace il mondo che sta venendo, tutti presi dal buonismo e dal dialogo, ma che cazzo credete di poter chiedere ad un terrorista se per favore non si fa saltare in aria in piazza? per caso è con il dialogo che Hitler è stato sconfitto? oppure è con il dialogo che Che Guevara ha condotto la sua rivoluzione? (la rivoluzione del pronome personale?) no, è con i fatti e se fatti significa guerra, morte e distruzione...ci sta. I buoni non vincono sempre, anzi, la prendono in quel posto, se non faccio niente mentre mi prevaricano, chi non crede al dialogo, mi prevarica. In parole semplici, io posso anche essere contro ogni armamento, ma il tizio davanti a me con la pistola mi ucciderà lo stesso, non si fermerà in funzione dei miei ideali che lui non ha sposato. Non accetto regole da un Dio che non riconosco e che non ho scelto, che gli altri facciano quello che vogliono ma che non rompano i coglioni.
Cosa scatena la mia rabbia?
Beh, l'immigrazione continua ed indiscriminata (lo so, più extracomunitari ci sono e più saranno quelli che voteranno sinistra una volta concesso loro il voto, è un gioco alla luce del sole) l'indulto per reati "minori" eh si, consideriamo che il furto è uno di questi e che il novanta per cento di quelli che lo perpetuano lo fanno perchè sono poveracci e che una volta usciti non saranno ricchi. E poi certe frasi mi fanno veramente girare le pale dell'elica a regimi altissimi:
"è così, è sempre stato così, sarà sempre così" cosa!? allora non cambiamo mai nulla, viviamo nel lassismo di cui già siamo colmi e poi già che ci siamo, lamentiamoci. Forse le cose non si possono cambiare di punto in bianco, e forse non cambieranno mai, ma crederci, provarci, nel proprio piccolo, non mi pare così drammatico.
"Risolto un problema ce ne sarà sicuramente un altro, quindi è inutile..." no cazzo, non lo è..., ogni problema risolto genera altre cose, ma l'importante è affrontarli uno alla volta, senza tutto questo, staremmo ancora sugli alberi come le scimmie, pavide creature incapaci di risolvere un problema perchè "tanto poi ne viene un altro", peccato che magari il problema che arriva è meno fastidioso, o magari no, ma che importa se tanto prima le cose non mi andavano bene com'erano?
Come dicevo se i medici avessero pensato così della peste ne saremmo ancora pieni, e chi se ne frega se poi è arrivato l'aids o l'epatite o l'ebola, intanto un problema è risolto e dall'anno mille l'età media è passata da 35 anni a 84, mi pare che il gioco sia valso la candela.
Insomma non si può prevedere tutto, chi ha inventato i motori a scoppio non si è preso la briga di prefigurarsi un effetto serra a distanza di cento anni, capita, ecco un problema, bisogna trovare la soluzione, e poi ne verranno altri, cazzo è la vita.
Rabbia ne ho, buonismo decisamente no, vedo il mondo con realismo ma voglio credere che non tutto, non tutti siano feccia, che ci sia chi sogna, chi crede che le cose possono andare bene (a tutti i livelli) e che vale la pena combattere per come ci è possibile per le cose, se interessano davvero. Una manifestazione, andare a votare, rompere le balle su internet o quant'altro, e se proprio volete disinteressarvi di tutto e farvi trascinare nella corrente del fatalismo, non cercate di trascinarmi dentro con voi, combatto da troppo tempo, demoni che neppure potete immaginare, e se messo all'angolo, non esiterò ad attaccare.

7.24.2006

Foto

Sfogliavo un pò di foto, quelle digitali, e finisco con il ritornare indietro a pochi anni fa, vedo persone che sono semplicemente sparite, vedo sorrisi felici ebbri di vita (e non solo, anche l'alcool faceva la sua parte), felicità infrante, o forse più propriamente mutate, evolute in altro. Mi sembra tutto distante, ma non si parla di più di tre/quattro anni fa. Così spinto dall'onda dei ricordi e da una punt a di masochismo, mi spingo più indietro, tiro fuori altre foto, antiche, e si va a cinque anni fa, addirittura oltre, e tutto mi sembra così distante, non perchè i ricordi non siano vividi a sufficienza, al contrario, mi sembrano appartenere ad un'altra vita, a qualcun altro. Com'erano differenti le cose...alcune mi mancano, altre no, ma non è questo il punto.
Godevo di una felicità diversa, anzi, ero semplicemente felice, certo, avevo un sacco di altri problemi e paranoie fulminanti, ma se non altro ero felice, ora per quanto controllo abbia, stento ad esserlo.

7.23.2006

Punto di fusione

Il caldo mi sta uccidendo, evaporo, sono sfiancato, attendo la sera per un minimo di tregua.
Fiaccare le mie energie non è gentile da parte dell'estate, sarà già complessa così, perchè renderla insopportabile? odiatemi ma mi auguro un agosto piovoso, almeno qui. Ho una voglia pseudo infinita di mollare tutto, cessare ogni (faticosa e accaldante) resistenza, in modo che poi più nulla sarà. Ma non posso farlo, e questo lottare internamente mi fiacca ulteriormente, non ho abbastanza forze residue per decidere qualcosa, e così mi limito a sopravvivere, sento che mi sto perdendo un sacco di cose, ho abbandonato molti desideri, e vedo i sogni sempre più lontani ed irrealizzabili. E' tutto distante, amore, amicizia, benessere. Come posso continuare in questo limbo? per quanto ancora potrò/dovrò resistere? Vorrei dare una direzione a questa vita, vorrei avere qualcosa a cui puntare, o qualcuno a cui dedicarla.

7.13.2006

Vita di Tenebra

Correre...ma verso dove?
Tutti corrono, in preda al panico generato da chissà cosa. Da quando ho deliberatamente scelto il passaggio attraverso le tenebre, è passato molto tempo, e di fatto da esse non sono più uscito. Sono successe molte cose, e persone reali e virtuali, hanno danzato nelle tenebre con me, uniti dall'oscurità, nell'oscurità. Sorte ha voluto per loro una risoluzione di tutto, o quasi, e così hanno ripreso il loro cammino di luce. Nel frattempo io restavo lì, qui, con curiosità, novello Virgilio che accoglieva le giovani anime inesperte, insegnavo loro ad adattarsi all'oscurità, a non temerla, anzi ad usarla, e come monito supremo, intimavo loro di non farsi mai catturare definitivamente da essa. Un porto attivo, chi va e chi viene e chi cammina sul confine. Nessuno è con me dall'inizio, tuttavia qualcuno ha percorso molta strada con me. Qui sono passati parecchi inseguitori (me compreso), cioè coloro i quali corrono dietro ad anime che reputano migliori di altre, salvo poi accorgersi che l'inganno era rappresentato da un riflesso di qualcosa di volutamente nascosto, in virtù delle convenzioni, delle regole, della pianificazione, della paura di amare,etc. Vi sono poi i fuggitivi, cioè coloro che fuggono dalle attenzioni degli altri, per motivi vari, insondabili. Il dramma è quando un inseguitore si fissa su un fuggitivo, è drammaticamente deleterio per l'inseguitore, e tedioso per il fuggitivo. Però tutto gira male, creature di luce si fingono fatte di oscurità e finiscono con il crederci, non sapendo, non capendo, quanto ciò sia pericoloso.

7.02.2006

Low battery

Venerdì avrei voluto davvero arrendermi, così stanco...Mi sono alzato dopo uno di quei sogni fastidiosi, imprigionato in fondo ad un pozzo, prossimo alla resa. Poi trovo la forza di reagire, e inizio ad arrampicarmi, funziona, ma improvvisamente le pareti crollano, ed io cado sommerso dalle macerie. A questo punto mi sveglio. Cos'è un suggerimento? boh, comunque è seguita una giornata pesante, di piombo, e il morale crollava sempre di più. Alla sera non sarei uscito, non ne avevo la minima voglia. Ma a casa da solo poi mi sarei tormentato con mille e più paranoie. E' stata una violenza a me stesso, ma ho trascinato me stesso fuori di casa. La serata? bah, per come ero preso io è andata abbastanza bene, però quanti "se" e quanti "ma" giravano nella mia mente...
Ieri è andata meglio e oggi così così, complice è anche una stanchezza fisica che aggrava quella emotiva e mentale.
Mollare sarebbe semplice, molto più che lottare quotidianamente, mi mancano le forze per farlo lo ammetto, tuttavia, riesco a farmi trascinare stancamente, in attesa di ricaricare le pile, oppure del semplice svolgersi degli eventi. Non sto pensando al futuro, non vedo nulla nel futuro perchè non ho elementi per qualsivoglia premonizione.
Bassa marea insomma, anzi risacca piena, che monotonia.