6.20.2007

Dolore Vs Amore

Recentemente mi è capitato di vedere il film di Kyashan, chi di voi è degli anni settanta, nel senso che ci è nato, sa di cosa sto parlando, ma poco importa, tanto il film c'entra poco o niente con il cartone, che a dire il vero no mi piaceva un granchè.
Ci sono capitali investiti e tutta la voglia di farne un film "vedibile" anche dagli occidentali, purtroppo non è una cosa perfettamente riuscita, ma buona per l'impegno, e ve lo dice uno che si guardava le serie manga in giapponese sottotitolate in inglese! (del resto se aspetto che trasmettano Elfen Lied in Italia faccio prima ad imparare il giapponese). Il film comunque è bellino con dei "se" e dei "ma", tra cui spicca la canonica lentezza narrativa ed il filosofeggiare semi-profondo orientale. Ad un certo punto se ne esce una frase che citerò a memoria: "il solo fatto di essere vivi genera sofferenza ad altri".
Insomma non si può vivere pensando di non far mai soffrire nessuno, e di conseguenza non si può pensare che altri non lo facciano con noi, probabilmente possiamo cercare di gestire la cosa, impegnarci per non fare del male alle persone a cui teniamo di più, e sperare che anche loro facciano altrettanto.
La cosa triste è che fare del male, fare soffrire, è incredibilmente più facile che amare, e di rimando il contrario.

6.07.2007

Le cose dei parenti rossi

Oggi parliamo di mestruazioni, perchè? mah, ho ragionato su una cosa singolare, non vengono chiamate con il loro nome.
Le donne in genere usano iperboli allucinanti, che spesso risultano non riconducibili all'oggetto iniziale.
Ma facciamo degli esempi:
"ho i parenti in casa", "piove", "è venuto a trovarmi Cappuccetto Rosso", "l'orsetto è triste", "la sala giochi è chiusa per turno" "il Conte Rosso","la settimana del Ketchup","pomodoro movie","è arrivato lo Zio","mi si sono rotte le uova nel paniere","le zie di Mestre","oggi ho fatto il sugo","i Visitors" e la più classica "le mie cose".
Non sto scherzando alcune di queste le ho sentite io personalmente, per le altre basta che cercate un pò su internet, le donne come vedete hanno molta fantasia. Ma perchè?
A parte che alcuni di quei giri di parole sono finanche disgustosi, mi chiedo perchè cercare di abbellire un termine che alla fine è medico e corretto. Se io usassi termini come defecare, urinare,espettorare nessuno potebbe tacciarmi di nulla, a patto che non lo faccia durante un discorso ad un matrimonio o ad una cena prestigiosa. Di natura differente i termini volgari (nell'accezione più pura della parola: popolare) cagare, pisciare, scatarrare. Nessuno si fa troppi scrupoli ad usarli e comunque il termine più tecnico risulta essere quello considerato più idoneo in certe situazioni. Nessuno cercherebbe di migliorarli, altrimenti finiremmo in un improbabile "vado ad espletare le mie funzioni corporali solide", e tantomeno ci si mette a usare giri di parole:
"tarderò quindici minuti perchè devo guidare un sottomarino attraverso il canale di Suez" (defecare), "Vado a fare un altro ciclo di carico/scarico della mia autoclave personale" (urinare), "non ho dormito tutta notte per stanare marmotte" (espettorare). Insomma perchè usare perifrasi spesso improbabili invece di usare il termine corretto? anche perchè ognuna ha le sue abitudini e si potrebbero generare incomprensioni, ad esempio sarebbe lecito da parte di un uomo chiedersi perchè la collega di lavoro (magari occasionale) ti sta informando di avere il suo ciclo (con i parenti in casa), forse perchè così non ci provi? salvo poi scoprire che ha davvero i parenti in casa!
Viceversa magari ai primi approcci un pò caldi sentirsi dire "non si può, c'è mia zia in casa" e trovarsi a rispondere senza pensare "va beh, andiamo da me!".
C'è troppa confusione, per cui cercate di usare il termine corretto e se proprio non ci riuscite usate tutte lo stesso giro di parole!

6.04.2007

Reload

E si ricomincia, altra settimana altro giro.
Si ricomincia con il Metal, le feste della birra, le ferie improvvise, e via così, come tutte le estati, e con le ferie ancora avvolte nella nebbia più fitta. Peregrinando tra feste celtiche salamelle e metallo trascorrerà anche questa estate.
Del resto non abbiamo altro che gli "attimi" i progetti vanno bene ma possono saltare all'improvvisto, senza patemi, senza stress, che sia ciò che viene, ora va così, quest'anno va così, forse non è il massimo, ma non mi lamento ed è meglio di tante altre possibilità.
Stay tuned!