11.24.2011

2+2=5 (Think Grey)



Sono sicuro che se posto questa immagine e la argomento con inutile enfasi e teorie pseudostrampalate, qualcuno finirà per crederci...ma ovviamente è un estremo.
Oramai l'Ignoranza regna, quella con la I maiuscola, sebbene la società moderna ci metta a disposizione una marea di strumenti per colmare le nostre lacune, viene a mancare la voglia di usare il cervello. I più ripetono a pappagallo quello che il giornale/TV/blog/Wikipedia dice, senza curarsi di verificare una mazza. A onor del vero c'è chi un minimo di controllo lo fa, ma gira nel proprio territorio e quindi trova solo conferme e ben poche smentite (che non accetta), ad esempio, che siate di destra o di sinistra, quanti di voi si prendono la briga di andarsi a leggere la parte avversa? e non vale solo per la politica, ma un pò in tutto. La verità sta nel mezzo, o comunque in un punto intermedio tra i due punti di vista, perchè la verità non è mai bianca o nera, per cui, Think Grey, che di sfumature di grigi ne avete a bizzeffe.
Siamo la società del "se lo dice google","è scritto su wikipedia" "l'ho letto sul blog ufficiale dei cani combattenti per l'orgoglio dei pidocchi di montagna". Cazzo gente, svegliatevi, il web e i media in generale ci danno tante informazioni, ma bisogna confrontarle, capirle, e metterci dell'obiettività, certo, ci si perde del tempo, e costa fatica usare il cervello, soprattutto per chi non è abituato, ma è l'unico modo per non cadere vittima degli stereotipi e finire così per essere manovrati da Tizio o Caio.
Ovviamente avere un vostro punto di vista vi renderà impopolari, perchè alle persone piace inquadrare gli altri, e generalizzare rende le cose più semplici, per cui ecco le classificazioni saltare fuori come funghi. Se ad esempio siete di destra, siete automaticamente omofobi...e via così, ma se uscite da queste loro classificazioni, allora vi tengono alla larga, non sanno cosa fare, pensano "sarà uno dei nostri? oppure un nemico?" la risposta è: entrambe e nessuna delle due.
Troppo spesso vedo girare sui blog e sui Social Network catene inutili di copiaincolla, allarmismi da guerra fredda e interminabili discussioni su pseudonotizie che si possono smontare semplicemente googlelando o prendendosi la briga di vedere chi è la fonte. La cosa mi infastidisce, ma alla fine ognuno sguazza nel fango che sceglie, per cui se per la trentesima volta vogliamo postare l'appello che la Nestlè ha inviato cibo avariato in Africa senza sapere se è vero o meno, facciamolo...tanto non costa nulla e ci scarichiamo la coscienza, come la bambina che ha bisogno di sangue o di un'operazione costosa negli USA...però, così alimentiamo l'ignoranza, che è già bella pacioccona di suo e non facciamo altro che portarci sempre di più verso l'abisso.
Tra la Nestlè da boicottare e fare manifestazioni senza saperne il motivo reale, passa ben poco.
Quando andavo a scuola alle prime manifestazioni partecipavo, ero giovane e in più avevo due validi motivi:
1) saltavo un giorno di scuola
2) se non andavo i rappresentanti d'istituto ti minacciavano di "spaccarti la faccia"
Senza contare che ti sentivi un pò più grande a fingere di occuparti di problemi politici.
Poi sono maturato un pochino, e le minacce hanno perso effetto.
Ci siamo passati tutti, e tutti avevamo i compagni da centro sociale che si fingevano difensori del paese, ma a parte loro, sappiamo tutti che un sedicenne ha la capacità e la voglia di capire la politica che ho io ora di infilare le dita nella presa di corrente. Ma ci sono i paroloni di quelli che sembrano emancipati e giocano a fare gli alternativi...al liceo artistico, magari privato, oppure studiano "psicologia" (vedi Er Pelliccia che più che altro dovrebbe farsi curare) eppure eccoli lì, pronti alla chiamata alle armi, striscioni, tamburi, qualche canna per i più, e mazze di ferro e maschere per gli altri...parliamo di gente che indossa la Kefiah senza sapere nè cosè nè come si chiama.
Insomma vogliamo tutto e vogliamo che sia tutto facile, per cui lasciamo che altri pensino per noi, decidano per noi e se poi la partecipazione attiva si riduce ad un copiaincolla, allora ben venga, meglio farlo sbagliando piuttosto che prendersi la briga di controllare e magari prendersi gli insulti dagli "amici" perchè non lo hai "condiviso"...sbagliato gente, è proprio facendo così che salta fuori la crisi, mentre ci convincono che è tutta colpa di Berlusconi, e nessuno ci spiega cos'è lo Spread ma ci tengono ad informarci che aumenta, mentre ci dicono che gli stati europeri sono in deficit e bisogna rientrare ma nessuno ci spiega perchè ora e perchè così di fretta, sono decine di anni che gli stati sono in rosso eppure le aziende non chiudevano e i consumi erano in crescita. Parliamo poi del fatto che la crisi ha colpito gli USA, l'Europa (compresa quella dell'est che non è che navighi nell'oro), il Giappone non è messo benissimo tra Terremoto,Tsunami e Fukushima, insomma, dove sono i soldi? se c'erano ci devono essere ancora adesso, posso capire che si spostino, ma non che scompaiano, nessuno ha cento miliardi di Euro sotto il materasso. Ci sarebbe da dire che la Cina è in ascesa, ma lo è a causa/merito nostro, abbiamo permesso ad un paese che NON rispetta leggi basilari del trattamento del lavoratore, inquinamento, concorrenza e sicurezza di entrare nel mercato assieme a chi deve fare i conti con mille normative mondiali, nazionali e locali e senza l'aggravio di un dazio, e poi ci lamentiamo della condizione dei lavoratori della Fiat e ce ne sbattiamo di quanti ne muoiono in Cina e per di più compriamo i loro prodotti che costano meno, se poi c'è un dito dentro...beh, pazienza, meglio pensare all'operaio fiat a cui hanno tolto una delle pause caffé.
Potreste farmi notare che molte aziende Europee e Americane costruiscono in Cina...e io vi dico che è vero, semplicemente perchè glielo permettiamo, se ci fosse una tassa sulle importazioni dei prodotti lavorati là, ce ne sarebbero di meno, ma non scomparirebbero, perchè lavorare con agenti chimici nocivi là è meglio, nessuno fa domande o si preoccupa di aeratori malfunzionanti e se succede qualcosa di grave, una bustarella ed è tutto a posto. Se volete farvi un'idea provare a seguire il "curioso caso" degli Hard Disk, dopo l'alluvione in Thailandia i prezzi sono schizzati alle stelle (circa il 30% in più, ma si sono toccare punte di 60%) e questo anche sui marchi che non sono interessati dalla Thailandia o dalle componentistiche provenienti da essa...fatevi due domande, perchè io se fossi una società americana, in questo momento non alzerei di un dollaro il costo, invaderei il mercato con i miei prodotti a costo di andare in rottura di stock con buona pace di chi al momento ha gli stabilimenti allagati...e no, non è una questione di correttezza, negli affari, non esiste, come la dignità per gli avvocati.
Mentre ci costringono a seguire le loro lotte, ce lo mettono in quel posto, i Politici (tutti) non ci rimettono un Euro, e chi paga è il popolino ignorante annebbiato dal Grande Fratello e socialmente "impegnato" a far girare catene di bambini da operare in America.
Io non ho tutte le risposte, però mi faccio delle domande e se posso mi rispondo ;-)
Basta, ho parlato troppo e nessuno sarà giunto fin qui...comunque, pensate gente, non lasciateli vincere

10.14.2011

I Mostri nell'armadio dell'economia


Da troppo mancavano le mie invettive, ma oggi è un buon giorno per tediare il prossimo e magari, far girare qualche ingranaggio.
Iniziamo da un argomento molto attuale...oggi Standard & Poor's ha declassato la Spagna, dopo aver declassato noi etc etc. La storia la sapete, a meno che non viviate su Marte, il punto cardine è che questa e le altre società che assegnano rating, voti e pagelline, in realtà non sono nessuno, in pratica sono come i mostri di cui avevamo paura da bambini, vivono della forza che noi gli diamo con la nostra paura, allo stesso modo queste società (private è bene ricordarlo) sono tanto più forti quanto gli stati gli danno importanza. Se non vivessimo in un mondo marcio, e cioè presupponendo che nessuno ci guadagni da queste valutazioni, la cosa sarebbe un pò ridicola/sospetta...in più, ve lo rivelo, viviamo in un mondo marcio, ergo, gli interessi economici dietro a queste società non riesco neppure ad immaginarli. Certo, di base servono per regolare gli investimenti, dare garanzie e certezze in un mondo (quello economico dai soldi virtuali) che di certezze ne ha ben poche. Proprio per questo finire tra le loro spire avrebbe senso se si fossero rivelate infallibili o quasi...ma no, proprio non lo sono, ad esempio di ciò si prenda il caso LEHMAN BROTHERS e prima ancora quello dei Bond Argentini. La soluzione sarebbe semplicemente quella di ignorare queste società ed i loro giudizi e di fatto, il problema si autorisolverebbe...troppo facile...si, lo so, è per questo che non si fa, oltre che per il giro economico del sottobosco ovviamente.
A questo primo punto fa capo il secondo, e cioè gli "Indignados", sotto questo nome ci sono finiti tutti, gli Spagnoli per primi, e ora tutti gli altri.
Ma chi sono? cosa vogliono? e soprattutto da chi?
Possiamo chiederglielo ma non avremo una risposta univoca perchè a seconda del paese ci sono persone diverse ed esigenze diverse, ma fa figo chiamarsi "Indignados" e così è.
Diciamo che il principio di averne le scatole piene di un'economia mondiale in mano a pochi e fatta di capitali virtuali che si spostano senza sosta finchè qualcuno batte cassa...e si scopre che era solo carta quella che girava, è decisamente valido.
In fondo le banche fanno girare i NOSTRI soldi e non i loro, e cosa straordinaria, ci guadagnano (da noi, e dalle manovre con i nostri soldi), una sorta di miracolo dei pani e dei pesci, ma meno biblico e più capitalistico.
E questo è il punto, la parola capitalismo, che mi guardo bene dal condannare, semmai è da rivedere e regolare, ma è l'unico modello plausibile. Però a questo punto saltano fuori i vari gruppi "NO", cioè quelli che dicono "no" a prescindere (no TAV, no F22, no G8) gente senza cervello che fa quello che altri gli dicono di fare, convinta da un pò di soldi e da slogan ad effetto di cui non comprendono bene il senso, ma che vedono bene di imparare a memoria. Già, perchè a manifestare, almeno da noi (ma anche in Spagna) non ci vanno solo quelli senza lavoro, quelli che sono rimasti a casa dopo il fallimento della propria azienda, i precari etc. che a ben guardare non hanno tutti i torti...no, il grosso è formato da:
Anarchici insurrezionalisti (che di base gente che si fa chiamare così dovrebbe essere arrestata a prescindere...ma sono solo parole per cui)
No Global (cioè quelli che non vogliono un'economia globale ma sono invece a favore di una società multietnica, traduzione, gente confusa)
I Centri Sociali (ovvero gente che non fa una mazza, perchè non vuole farlo, professa idee stantie di comunismo bolscevico, eppure è in ogni manifestazione a far casino...mi chiedo in sostanza, appoggiate lo sciopero degli operai non perchè un giorno potrebbe toccare a voi, ma solo perchè vi sembra un'ottima occasione di fare casino, non ci andreste mai a fare l'operazio, o altro, troppa fatica, creare slogan e cartelloni è meno stressante)
Gli ambientalisti? (si ci sono anche loro, non so bene a che titolo e perchè non vanno in Cina a rompere le scatole per obbligarli a rispettare gli accordi di Kyoto, che hanno firmato).
Fortunatamente, anche se vogliono farci credere di no, siamo un paese piuttosto libero, per cui lasciamoli manifestare...ma tra sedersi in strada e spaccare le cose...c'è una differenza enorme, anche perchè i danni poi li paghiamo comunque noi, si noi, non loro, che perlopiù sono nullatenenti o figli di papà.
E così giungiamo ad un altro argomento di attualità, gli scioperi degli operai.
Quando Fiat (o Fincantieri in questi giorni) chiude l'attività o parte dei suoi stabilimenti, il paese si mobilità, telegiornali, trasmissioni di ore in cui il chiacchiericcio politichese raggiunge picchi di noia intergalattica, ed esponenti politici che promettono questo o quello. Certo, se chiude una grossa azienda molte persone restano senza lavoro, ma, esaminiamo da vicino la questione, se domani voi perdeste il vostro lavoro perchè la vostra azienda fallisce...farebbe davvero tanta differenza (a voi personalmente) se foste in 50 oppure in 5000? a me no, il problema è comunque mio no? eppure nessuno ha mai fatto storie perchè il tal negozietto in centro ha dovuto chiudere licenziando 2 o 3 commessi o la piccola azienda con una ventina di operai. Perchè il Governo dovrebbe intervenire per salvare alcuni posti di lavoro e non altri? chi stabilisce che salvare dal licenziamento con stanziamenti vari 1000 operai della Fiat sia più giusto che salvare 10 aziende più piccole da 100 operai l'una?
Potrei dirvi il potere sindacale da esso generato, ma sarebbe riduttivo, è solo una delle cause.
Finisco questo sproloquio commentando due notizie odierne:
la sinista che non si presenta in "prima chiama" al voto di fiducia per poi presentarsi alla seconda dimostra ancora una volta la sua immaturità, Dio santo, son proprio dei bambini, altro che alternativa di governo, non gli farei gestire neppure un canile.
L'altro caso interessante è la condanna ad 8 anni al muratore che ha sparato ad un albanese che gli stava rubando in casa (non da solo), eppure nel momento in cui tu entri in casa mia sai già che stai correndo un rischio, magari ti va bene, magari no, il rischio fa parte del gioco, se entri e ti prendi un proiettile, significa che hai perso, se le regole non ti stanno bene, basta semplicemente non giocare...ma qui i buonisti avranno da ridire farneticando di diritto alla vita e diritti umani, mah, fatene a meno, dal mio punto di vista nel momento in cui decidi di entrarmi in casa, perdi tutti i tuoi diritti.

5.30.2011

Privatizzazione dell'Acqua

C'è una cosa dei referendum che mi sta stretta, e intendo ogni volta che c'è un referendum, le due parti politiche (destra e sinistra) ti dicono cosa votare e che i quesiti siano 2 o 24 ti diranno sempre di votare tutti SI o tutti NO...beh, magari preferisco usare la mia testa e decidere di argomento in argomento, altrimenti a cosa serve?
Veniamo ai fantastici referendum prossimi venturi, tutti (a sinistra o pseudotali) ne parlano e si sbattono a pubblicizzarli su internet con il simpatico spot "4 SI per dire NO", mentre dall'altra parte c'è quasi silenzio, si mira a non raggiungere il quorum e credo che il problema principale sia il nucleare e forse il legittimo impedimento (che poi anche qui la menano che è una legge per il Nano ma poi l'ha usata di Pietro neaqnche un mese fa).
C'è un quarto referendum di cui non parla nessuno perchè forse nessuno ha capito cosa significa:
referendum popolare n. 1 – Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica. Abrogazione.
In realtà questo è parte del discorso dell'acqua (ma non solo), di cui si occupa il secondo referendum, e che entra più nello specifico parlando di percentuali di rincari a fronte di un investimento (7% per essere precisi).
In soldoni si chiede di poter regolamentare e liberalizzare il servizio di gestione delle acque (distribuzione al rubinetto e smaltimento alle fogne) dell'acqua (e non dell'acqua stessa che è un bene demaniale che non può essere venduta o acquistata). Sostanzialmente la gestione dell'acqua già oggi viene affidata a privati, magari con partecipazione pubblica, ma è una cosa all'italiana e perciò fallace.
Vivo al Nord e il problema maggiore è il rischio d'inquinamento delle falde acquifere e il divieto di bagnare gli orti in piena estate, ma andando verso sud si incontrano altri due grossi problemi, in primis esistono ancora oggi paesi con acqua razionata o addirittura servite da autobotti e questo non in periodi di forte siccità, ed è una situazione da terzo mondo, letteralmente da terzo mondo, e poi c'è il furto dell'acqua, allacci abusivi spesso malfatti che oltre a rubare, sprecano il liquido oggetto del contendere. Su tutta la rete idrica la "dispersione" d'acqua è pari a circa il 30%, significa un'enorme quantità d'acqua che si perde attraverso una rete letteralmente bucata. Questa è la situazione e resterà così, proprio perchè come tutte le cose statali non frega veramente a nessuno. Un privato però investe dei soldi e di sicuro vuole guadagnarci, per cui è necessario che il servizio funzioni, sia efficiente e raggiunga l'utenza maggiore possibile, per cui, per semplice logica il sistema dovrebbe in questo modo migliorarsi. Certo lo spauracchio del prezzo c'è, attualmente l'acqua costa molto poco (e tra l'altro credo che proprio per questo se ne sprechi tanta) e un aumento del costo sicuramente non fa felice nessuno, ma non facciamo demagogia, la storia che è un bene essenziale è ridicola, non perchè non sia vero, ma perchè è vero in Africa, nel 2011 in Italia l'acqua è indispensabile al pari della corrente elettrica e del metano, eppure questi due servizi sono privatizzati e non ci si lamenta, anzi, la concorrenza tra i fornitori ha creato tariffe migliori (se non più basse almeno più elastiche) e la stessa cosa si può dire per la telefonia fissa, liberalizzare il mercato ha dato una spinta innovativa e una diminizione delle tariffe...e questo è innegabile.
Io credo che lo Stato dovrebbe mantenere una supervisione sul costo dell'acqua ma nient'altro, a rigor di logica la privatizzazione la vedo come una cosa positiva, e le incognite rimangono solo quelle italiche e intrinseche nel nostro sistema paese, cioè la mafia, le mazzette, le furberie etc. ma non è che così non avvengano, vi ricordo che le fogne di Napoli scaricano direttamente (DIRETTAMENTE) in mare e che nonostante vari articoli pubblicati su giornali e sul web, e non ultimo il servizio di Striscia, la cosa non è stata risolta.
Per cui cosa votare? quello che vi pare, ma fatemi (anzi, fatevi) un favore, documentatevi seriamente, non accettate sempre come tanti pecoroni quello che vi inculcano, almeno la metà della gente che me la mena con 'sti "4 si per dire no" dimostra di non sapere di cosa parla e risponde con slogan e non con un ragionamento. Ricordatevi una cosa, che siate rossi o neri, o verdi o azzurri non importa, finchè non userete la testa perderete, è ovvio avere affinità con una fazione politica, ma non per questo ogni cosa facciano o dicano è giusta. Sul nucleare ce ne sarebbe da dire...e forse lo farò, o forse no.

2.04.2011

Piccole cose

Le piccole cose, quante volte ho sentito la frase: "le piccole cose sono quelle che contano", forse è vero, ma chissà perchè vale solo al positivo, se invece sono piccoli fastidi, inutile preoccuparsene. Però non è proprio così, i macro eventi sono sicuramente fondamentali, ma i singoli piccoli eventi, non sono meno importanti, come il resto di una divisione, servono per il totale. Se è vero che le piccole cose possono renderci felici, perchè non è vero il contrario? Già, infatti è vero, le piccole seccature, soprattutto quando si accompagnano l'una all'altra, in un'interminabile sequenza che pare studiata prima a tavolino. Talvolta le vedi arrivare, o ne hai un sentore ignoto, fatto sta che arrivano, e come un treno senza freni sul binario morto, non c'è modo di evitarle, qualsiasi cosa tu faccia. Le grandi sventure colpiscono duro, ma ti guardano in faccia mentre lo fanno e se ne hai le forze, puoi rialzarti e combattere, perlomeno sai qual è il tuo avversario. Ma quelle piccole sono subdole, dai loro poco conto per il lieve disagio che ti creano, appena un taglio superficiale. E improvvisamente, a forza di ignorarle, ti ritrovi zeppo di ferite non curate, infette e dolorose, che non uccidono, ma fiaccano.