3.26.2006

Ponderando l'imponderabile

E ora?
una risposta che poi non lo è, parole che sembrano celare altro e che non portano a nulla, come se la situazione andasse bene così, come se tutto fosse normale, come se essere morti dentro sia una giustificazione e non una condizione da affrontare.
Questa settimana valuterò il da farsi, non amo ristagnare, anche quando il ristagno pare essere meglio del nulla, cosa fare? non lo so, la decisione è definitiva, implica misurarsi con sé stessi a livello morale, sentimentale e razionale, se dovessi decidere ora, non avrei dubbi, pronto a gettarmi nel vuoto del nulla, in attesa di un futuro migliore. Ma poi sono veramente pronto a tornare solo e a ricominciare tutto per l'ennesima volta? Perchè la scelta dev'essere tra due mali , dov'è l'opzione C?
Aiuto, fatemi dare uno sguardo al futuro in entrambi i casi...

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