1.28.2007

Inverno di ghiaccio

Fa finalmente freddo, un freddo pungente, secco, che ti penetra la pelle e ti solletica le ossa.
E' quel freddo che si armonizza perfettamente con il mio essere, mi sento a mio agio, intorpidito e cullato dal gelo.
Mentre tutto scorre monotono come al solito, e nessuno pare accorgersi che sono cambiato, o forse semplicemente non presta orecchio quando lo affermo, mi trovo ad osservare con rinnovato distacco quello che accade attorno e dentro, il mio piccolo mondo folle.
Ognuno pare avere il suo scopo prefissato, e qualche fortunato conserva ancora la volontà di perseguire invece i propri sogni, ma in realtà molti vagano trascinati dalla corrente, inermi, e perlopiù consapevoli di quello che non stanno facendo.
Ed io?
Sono qui, ad inseguire chimere, e a chiedermi cosa diamine voglia la gente da me, mi limito a vivere per conto mio questo bizzarro copione, a farmi domande a cui non c'è reale risposta, e senza farmi problemi che non sento vitali, perlomeno secondo la mia scala di giudizio. Credo di avere la facoltà di decidere quando qualcuno mi ha rotto veramente l'anima, cioè, quello che non capisco è perchè mi si dica di chi dovrei o meno fidarmi? ho una certa capacità di discernimento e se sbaglio ops. pazienza, il mio cuore ha sopportato pene ben peggiori, e stando alle ultime proiezioni, altre ne verranno
Ci sono vari motivi per aggrapparsi alla vita, non sono giudicabili, al massimo disquisibili, ma l'importante è il risultato in fondo.
L'unica reale preoccupazione che ho ora, è che da quando ho segnato il mio punto di svolta da otttobre ad ora, ho vissuto in una sorta di perfetto equilibrio emotivo, e temo che stia per inclinarsi la bilancia, ma non credo in favore di "quello buono"....

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