5.14.2006

Mi vedo vivere

Così è da un pò, è avvenuta una sorta di evoluzione, al momento non soffro più tanto, am di contro neppure gioisco. Per carità, continuo ad uscire, a ridere e scherzare, ma è come se non fossi realmente in quelle situazioni, come se mi vedessi vivere, come se una parte di me fosse un osservatore esterno, e che quindi tutto ciò che accade non può realmente ferire o fare piacere, perchè è un pò come se fosse in televisione, o come se accadesse ad un altro. Non so se mi piace, mi toglie molto del divertimento e m'impedisce di godermi il "momento", ma è vero anche che mi mette al riparo dal dolore. Dalla malinconia no, quella permane e si trascina serpentina nella vita di tutti i giorni. Si nasconde abilmente dietro ad un sorriso, ad una battuta, oppure ad una danza sfrenata. Maschera maestra che mi cela agli occhi del mondo, a cui tanto poco o nulla importa, poco o nulla può fare. Alla gente non piacciono le persone tristi ed malinconiche, e allora diamo alla gente la stupidità e gli eccessi di gioia, è quello che vogliono, è quello che avranno. Certo, non è il pacchetto completo, io sono quella maschera, ma anche quella che scrive ora, la somma restituisce il totale. Che è scomodo, lo so, troppo trsite per alcuni, troppo sguaiato per altri, troppo vario per la maggior parte. Sono bloccati in schemi, dove devi essere qualcosa e si deve vedere, non è ammessa la pluralità, se sei metallaro lo sei punto e basta, se sei questo sei questo etc. Perchè? perchè non posso dare libero sfogo alle molteplici facce della mia anima nel momento in cui mi va di farlo? Non c'è un perchè, per cui continuo a farlo, che vi vada bene o meno, anche se questo non mi incasella e vi spaventa, perchè non sapete come prendermi oppure mi obbliga a darvi solo la parte di me che vi interessa. Accomodatevi, lo show è aperto, ma il sipario cala alla fine dello spettacolo, e se volete venire dietro le quinte a conoscere l'uomo e non l'artista, preparatevi.

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